Rosalia Montefusco, dal 1997 svolge attività come Consulente in Affari Europei, grazie ad una lunga esperienza maturata in diretta collaborazione sia con organizzazioni pubbliche e private sia con piccole e medie imprese. Dal 1999 ad oggi è Amministratore Unico della Società Kalumet S.r.l., società di servizi di consulenza europea specializzata nell’ambito delle attività a favore dello sviluppo locale. La Società, attraverso le proprie sedi di Pescara e Bruxelles, fornisce servizi di assistenza prevalentemente ad Enti locali, Agenzie di sviluppo e soggetti preposti all’animazione ed allo sviluppo territoriale.
La sfida dell’UE nel prossimo decennio si concretizza promuovendo un modello di economia intelligente, grazie ad investimenti più efficaci in istruzione, ricerca e innovazione; sostenibile, grazie a basse emissioni di CO2; e solidale, ossia focalizzata sulla creazione di posti di lavoro e la riduzione della povertà.
Nel dettaglio gli obiettivi dell’UE per la crescita sostenibile si concretizzano nel:
- ridurre le emissioni di gas serra del 20% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2020
- aumentare la proporzione delle energie rinnovabili nel consumo finale al 20%;
- aumentare del 20% l’efficienza energetica.
Relativamente al tema dell’energia sostenibile e dell’efficienza energetica i principali strumenti a gestione diretta sono i seguenti:
- il programma Horizon 2020;
- il programma Life 2014 – 2020;
- gli strumenti finanziari (Elena, EEEF).
A cui si aggiungono i programmi finanziati da fondi strutturali ma gestiti con modalità simili agli strumenti a gestione diretta:
- I programmi di Cooperazione Europea, in particolare il Programma URBACT III;
Le azioni innovative urbane 2014-2016.
IL PROGRAMMA HORIZON
Horizon 2020 è il Programma Quadro per l’innovazione e la Ricerca varato dall’UE per il periodo 2014 – 2020. Esso raggruppa i finanziamenti europei destinati alla ricerca e all’innovazione in un unico quadro di riferimento, consentendo una maggiore semplificazione rispetto alla programmazione precedente.
Per il biennio 2016 -2017 Horizon 2020 ha stanziato ben 194 milioni di euro per progetti di ricerca sul tema efficienza energetica.
Particolare attenzione è dedicata alle seguenti tematiche:
• area Heating and Cooling: recupero di calore dai servizi urbani (es: dalla metropolitana ai sistemi di ventilazione) e suo riutilizzo per l’aumento dell’efficienza energetica del sistema di riscaldamento/raffreddamento del territorio/quartiere cittadino; nuove soluzioni di riscaldamento e raffreddamento utilizzando fonti di energia termica non fossile; strumenti e modelli per la pianificazione e monitoraggio dei sistemi di raffreddamento e riscaldamento;
• area consumatori: cambiamenti comportamentali verso l’efficienza energetica tramite ICT;
• area Industria, servizi e prodotti: valorizzazione del recupero del calore nei sistemi industriali.
Possono accedere alle nuove call di Horizon le aziende (di ogni dimensione), le università, i centri di ricerca, gli enti locali, e in generale ogni entità legale con sede sul territorio europeo.
L’opportunità è di ottenere un contributo a fondo perduto dal 70% al 100% delle spese sostenute per la realizzazione delle attività di ricerca e innovazione.
IL PROGRAMMA LIFE
Il Programma Life 2014 – 2020 è finalizzato a sostenere la tutela dell’ambiente, il miglior utilizzo delle risorse e l’evoluzione della normativa europea in materia. La dotazione finanziaria disponibile è di circa 3,4 miliardi di euro per tutto il periodo.
Il programma Life incoraggia in particolare lo sviluppo di tecnologie innovative e di buone pratiche in grado di produrre un impatto positivo dal punto di vista ambientale in determinate aree prioritarie: acqua e ambiente marino, rifiuti, efficiente uso delle risorse, suolo, ambiente e salute, aria e ambiente urbano, foreste.
Life è uno dei pochi strumenti finanziari gestiti dalla Commissione europea che non richiede obbligatoriamente un partenariato internazionale. Le proposte possono essere presentate da soggetti pubblici e privati, quali enti locali, imprese, ONG e organizzazioni no profit stabiliti negli Stati membri dell’Ue, nei Paesi aderenti, candidati e potenziali candidati.
Il nuovo Programma prevede alcune importanti novità, fra queste si segnala l’introduzione della nuova categoria di “progetti integrati”, che opereranno su larga scala territoriale e avranno lo scopo di attuare e integrare la politica ambientale e climatica con gli obiettivi specifici dei fondi strutturali.
Il tasso di cofinanziamento è compreso fra il 55% e il 100% dei costi ammissibili. Possono ad esempio essere finanziate le spese sostenute per il personale, viaggi e soggiorni, consulenze, beni durevoli, infrastrutture, beni strumentali, prototipi, materiale di consumo e altri costi direttamente imputabili al progetto.
IL PROGRAMMA ELENA
Il finanziamento dei progetti di efficienza energetica, oltre che con sovvenzioni a fondo perduto, può avvenire utilizzando strumenti finanziari, tra i quali è utile ricordare il programma ELENA – European Local Energy Assistance.
Si tratta di un’iniziativa promossa congiuntamente dalla Commissione Europea e dalla Banca Europea degli Investimenti (BEI) nel dicembre 2009 per concedere finanziamenti alle autorità locali e regionali per effettuare investimenti su ampia scala nei settori dell’efficienza energetica, delle fonti di energia rinnovabili e del trasporto urbano sostenibile . Condizione chiave per l’eleggibilità dei progetti è che questi contribuiscano agli obiettivi di riduzione di CO2 fissati nella “Covenant of Mayors” e ai risultati da raggiungere in materia di clima ed energia dell’obiettivo 20-20-20.
I programmi di investimento finanziabili possono ricadere nelle seguenti aree:
• Edifici pubblici o privati: includendo l’edilizia pubblica, l’illuminazione stradale e del traffico.
• Integrazione di fonti di energia rinnovabile negli edifici. Ad esempio: solare fotovoltaico, solare termico e biomassa.
• Investimenti nel rinnovamento, estensione e costruzione di nuove reti di riscaldamento/ refrigerazione, incluse reti a ciclo combinato (CHP), sistemi decentralizzati a ciclo combinato.
• Trasporto urbano.
• Infrastrutture locali incluse reti intelligenti, ICT, infrastrutture tecnologiche per migliorare l’efficienza energetica, arredo urbano ad alta efficienza energetica, strutture per il trasporto inter-modale e infrastrutture per il rifornimento di veicoli alimentati da fonti rinnovabili.
ELENA finanzia l’assistenza tecnica per la realizzazione di questi piani di investimento che devono avere una portata finanziaria di almeno 25 milioni di euro. L’iniziativa ELENA prevede anche la possibilità di ottenere finanziamenti (global loans) dalla BEI stessa, dal gruppo bancario KFW (tedesco), e dal 2011 dalla CEB (Banca di sviluppo del consiglio d’Europa).
I finanziamenti vengono concessi via intermediari finanziari locali, i quali poi possono finanziare i singoli progetti delle autorità locali.
Questa opportunità potrebbe essere associata ad un progetto pilota o di ricerca già concluso per finanziare l’assistenza tecnica necessaria a trasformarlo in investimenti da parte di autorità locali, per rendere finanziabile l’implementazione successiva al progetto di ricerca e successivamente ottenere finanziamenti dalle tre fonti citate (BEI, KFW, CEB) intermediati da operatori finanziari locali. Fino ad oggi sono state tuttavia finanziate un numero ristretto di iniziative.
Project Development Assistance (PDA)
Complementare allo strumento ELENA, è stato recentemente lanciato all’interno del programma europeo “Horizon 2020”, nell’ area “Energia Efficiente, pulita e sicura”, il “Project Development Assistance (PDA)” che fornisce assistenza a promotori pubblici e/o privati per dimostrare la sostenibilità e finanziabilità di progetti di investimento di dimensione variabile tra i 7,5 e i 60 milioni di euro.
In pratica PDA finanzierà attività necessarie a preparare e mobilitare risorse per programmi di investimento quali studi di fattibilità, mobilitazione di comunità e stakeholders, ingegneria finanziaria, business plan, preparazione di procedure di appalto, predisposizione di schemi di finanziamento e collegamenti con fondi strutturali.
I costi ammissibili riguardano lo staff interno, consulenti o specialisti esterni, viaggi e altri costi diretti a fronte dei quali potranno essere assegnati contributi a fondo perduto al 100%, di importi da 0,5 a 2 milioni di euro.
Tra gli strumenti finanziari è necessario ricordare anche il Fondo Europeo per l’Efficienza Energetica del Programma Energetico Europeo per la Ripresa (EEEF). Questo, infatti, è il principale strumento finanziario dell’Unione Europea dedicato alle energie sostenibili, lanciato a partire dal 2011.
Obiettivo del fondo, che nasce grazie al contributo di Commissione europea, Banca Europea per gli Investimenti (BEI), Cassa depositi e prestiti (Cdp) e Deutsche Bank, con una dotazione iniziale di 265 milioni di euro (ma con previsione di arrivare a 800) è quello di finanziare lo sviluppo di progetti in ambito di efficienza energetica ed energie sostenibili da parte di autorità pubbliche – soprattutto amministrazioni locali – e compagnie di servizi energetici (ESCO). La strategia del fondo è stata impostata per finanziare, nell’ambiente urbano, soprattutto interventi di efficienza energetica. A questi, infatti, sarà destinato circa il 70% degli stanziamenti mentre il 20% sarà dedicato all’utilizzo delle energie rinnovabili e il 10% al trasporto pulito. Il meccanismo prevede investimenti diretti, ma anche indiretti, attraverso l’intervento di istituti di credito intermediari. I progetti che verranno finanziati riguarderanno l’adozione di misure per il risparmio energetico negli edifici pubblici e privati, lo sviluppo di sistemi combinati calore-energia ad alta efficienza, lo sviluppo di sistemi puliti di trasporto urbano, l’ammodernamento delle infrastrutture, quali l’illuminazione stradale e le reti intelligenti.
La portata dell’investimento può essere inferiore rispetto al programma ELENA. Grazie al modello di finanziamento volto a creare una partnership pubblico privata (PPP), gli enti locali possono trarre grande beneficio da questo strumento in quanto gli interventi trovano finanziamento mediante partner tecnologici privati. Si possono, ad esempio, finanziare progetti per l’illuminazione delle strade e le smart grid, così come gli investimenti in energie sostenibili con un potenziale per l’innovazione e la crescita.